Grazie alla sua straordinaria posizione, alla bellezza della cittadina e alla magnificenza del suo teatro (il Teatro Antico con la sua vista dell’Etna e della baia di Giardini Naxos è di una incanto quasi inverosimile), Taormina è da sempre la capitale del turismo siciliano.
Dista 5 km dall’Hotel Palladio ed è raggiungibile in automobile dalla S.P. 10 (il corso principale di Taormina è isola pedonale e vi sono due grandi parcheggi abbastanza cari) in autobus con l’Autolinea INTERBUS, fermata di fronte l’a 4lbergo, che effettua frequenti collegamenti tra le due città ogni 30 minuti circa (il biglietto si fa sull’autobus e costa 1,50 Euro) e nel periodo estivo anche oltre mezzanotte o a piedi in 15 minuti lungo il panoramico sentiero di Madonna delle Grazie che arriva al centro di Taormina partendo dalla Stazione Ferroviaria (che dista 1 km dall’Hotel Palladio). Il sentiero di Madonna delle Grazie però,va percorso con attenzione solo di giorno.
Cosa vedere a Taormina
Intagliata su stretti terrazzamenti del monte Tauro, Taormina è racchiusa tra le due porte, Porta Ferdinanda (ora porta Messina) e Porta del Tocco (o porta Catania) collegate dal corso Umberto, (l’antica consolare Valeria costruita al tempo della prima guerra Punica per unire Messina con Siracusa). Sul corso, costellato di antiquari, boutique e locali alla moda, si affacciano gli edifici architettonicamente più importanti della cittadina. Da entrambi i lati del corso partono molteplici scalinate da cui si snoda, su vari livelli, un piccolo labirinto di vicoli, piazzette, cortili e giardini: questa è la parte di Taormina meno affollata e più bella da esplorare. Le numerose dominazioni che si sono succedute hanno consegnato a Taormina un ricco lascito rendendola, con i suoi palazzi, chiese e monasteri, un’incantevole rappresentazione in miniatura della storia della splendida architettura siciliana, caratterizzata dalla stratificazione, amalgama e reinterpretazione peculiare degli stili anche dovuta alle creative maestranze dell’artigianato locale. per saperne di più
L’età romana lascia a Taormina la sua rielaborazione del Teatro (che i greci avevano genialmente costruito nel punto più panoramico della polis) trasformato in un anfiteatro per i giochi dei gladiatori, edifica un Odeon e le “Naumachie” (un monumentale terrazzamento con una cisterna dove confluiva l’acquedotto). E in tutta Taormina si trovano raffinati particolari o interi edifici di stile gotico-catalano spesso felicemente innestati su precedenti costruzioni arabo-normanne come il Palazzo Corvaja (in origine torre araba, costruita per scopi militari e ampliato nei primi anni del ‘400 per le riunioni del Parlamento siciliano), il Palazzo Duchi di Santo Stefano (che ospita le opere dello scultore Mazzullo) e la preziosa Badia Vecchia. Lo stile barocco siciliano è invece meno presente a Taormina: la cittadina alla fine del 1600 (che portò in tanta parte della Sicilia, dopo il terribile terremoto del 1693, una sorprendente fioritura con la ricostruzione di intere città nel fantasmagorico e particolarissimo barocco “insulare”) entrò in un lungo periodo di decadenza terminato solo nella seconda metà del 1800, con l’avvento del turismo.
Va visitato anche il bellissimo giardino pubblico con le sue stravaganti costruzioni vittoriane, donato alla città da una nobildonna inglese che vi aveva creato il suo eden privato.