IT EN 

Itinerario Giardini Naxos

Giardini Naxos inizia a Nord con il torrente Sirina, che segna il confine tra il suo territorio e quello di Taormina, e termina a Sud con l’oasi naturalistica dove sfocia il fiume Alcantara. Nel primo tratto, che finisce col quartiere di San Giovanni (un tempo sede dei “vasai”, i quali senza saperlo, continuavano la tradizione greca che aveva avuto nella colonia di Naxos un centro fiorente di lavorazione dell’argilla), Giardini Naxos mantiene ancora il suo fascino di borgo marinaro con le vecchie casette dei pescatori nei vicoli, le pittoresche spiagge libere con neri scogli lavici, le antiche palazzine e le piazze alberate con le tradizionali pasticcerie dove si gustano le granite.

Al termine di questa parte di Giardini Naxos, l’hotel Palladio si trova proprio nel mezzo fra tra il lungomare del centro storico e il lungomare turistico di Naxos costellato di ristoranti, locali alla moda e grandi stabilimenti balneari. Percorrendolo incontrerete spiagge sempre più grandi e dalla sabbia finissima e, appena prima di arrivare al Museo e del Parco archeologico di Naxos, troverete il suggestivo castello di Schisò sorto su un basamento lavico intorno alla torre e alla fortezza medievale. per saperne di più

Il castello fu ricostruito (insieme alla Torre Vignazza che si trova all’interno del parco archeologico) nel 1500, dopo le scorrerie del pirata Barbarossa (Kair-er-din). Faceva parte (con i castelli di Taormina, Sant’alessio, Calatabiano, San Marco e Fiumefreddo) del vasto sistema di avvistamento che difendeva la costa dai pirati saraceni che spesso razziavano la zona e ne rapivano gli abitanti.

Alle spalle del castello si trovano il Museo e il Parco Archeologico di Naxos, il vero cuore della cittadina e suo splendido giardino.

Conclude la baia il porto con i suoi colorati pescherecci da dove si gode un’incomparabile panorama di Giardini Naxos sormontata dall’Etna e da Taormina.

Proseguendo oltre il porto si giunge all’imponente colata lavica preistorica su cui è costruita Naxos e che qui è sfociata nel mare creando spettacolari distese di neri scogli e secche. Nel punto più panoramico c’è un piccolo belvedere sulla costa con una statua in macrofiligrana di ferro che raffigura una Nike, a ricordo dell’arrivo dei fondatori della prima colonia greca in Sicilia. Anche qui, come nel Parco Archeologico domina su tutto la vista dell’Etna.

Fuori dalla baia, andando verso l’interno, si stende la periferia di Giardini Naxos, Recanati, sorta negli anni settanta al posto dei giardini di agrumi, famosa per le sue discoteche e affollata di miniappartamenti e grandi alberghi. Da Recanati potete ritornare sulla costa seguendo un viottolo pedonale che confina con il Parco Archeologico (potreste raggiungerlo anche attraversando tutto il parco) da qui con una bella passeggiata sulla spiaggia si può arrivare alla foce del fiume Alcantara (km 3 ca. dall’hotel Palladio e raggiungibile anche in automobile tramite la S.S.114 direzione Catania e poi bivio per via Porticato).

L’itinerario è interessante sia per l’osservazione ornitologica che per la vegetazione e il paesaggio. Si può risalire brevemente il corso del fiume lungo un facile sentiero, per ammirare le formazioni vegetali acquatiche.

btt